Le radiazioni ionizzanti (citate in seguito con il solo termine "radiazioni") sono particelle od onde elettromagnetiche che si propagano istantaneamente nello spazio fino a incontrare un mezzo (tessuto o altro materiale) col quale interagiscono ed a cui trasferiscono energia.
I meccanismi d'interazione delle radiazioni sono diversi a secondo del tipo e della energia della radiazione e delle caratteristiche del mezzo attraversato.
Il danno subito dai tessuti biologici è in prima approssimazione proporzionale all'energia assorbita per unita' di massa del tessuto od organo interessato e pertanto puó essere quantificato con l'uso della grandezza fisica denominata DOSE ASSORBITA D, definita come rapporto tra energia media ceduta dalle radiazioni alla materia in un certo elemento di volume e la massa di materia contenuta in detto elemento di volume.
L'unita di misura della dose assorbita è il GRAY (Gy), e i suoi sottomultipli (milliGray-mGy, pari a 1 millesimo di Gray, e il microgray -μGy pari a 1 milionesimo di Gray)
A titolo esemplificativo si tenga presente che la dose assorbita dovuta alla radiazione naturale dell'ambiente (originata dai raggi cosmici e dalla radioactivity' naturale della crosta terrestre) è mediamente attorno ad 1 mGy/anno
Nel campo della protezione dai rischi delle radiazioni viene usata poi una grandezza radioprotezionistica (Art.5 Lett. D e All.IV punto 12.1 del D.Lgs. 230/95) denominata EQUIVALENTE DI DOSE H che tiene conto del diverso danno sanitario prodotto dai vari tipi di radiazioni (radiazioni X e Gamma, Neutroni, Ioni pesanti etc.) e viene ottenuta moltiplicando il valore della dose assorbita D per idonei fattori di modifica denominati Fattori di Qualità Q: nel caso di radiazioni X ,Gamma ed elettroni, il fattore di qualità Q è uguale a 1.
L'unita' di misura dell'equivalente di dose è il Sievert (Sv) e i suoi sottomultipli milliSievert-mSv, pari a 1 millesimo di Sievert, e microSievert-μSv pari a 1 milionesimo di Sievert
Per quanto detto sopra, per radiazioni X ,Gamma ed elettroni 1 Gray è numericamente uguale ad 1 Sievert
L'azione lesiva delle particelle ionizzanti sull'organismo è una conseguenza dei trasferimenti di energia indotti dai processi di eccitazione e ionizzazione degli atomi e delle molecole dei tessuti biologici a seguito degli urti delle particelle o radiazioni. Va ricordata in merito l'impossibilità dell'individuo di accorgersi della presenza di radiazioni nell'ambiente in cui opera, poiché queste sono inodori e non inducono alcun tipo di sensazione.
I danni prodotti sull'uomo dalle radiazioni possono essere distinti nelle seguenti tre categorie:
Per assicurare un adeguato livello di protezione dei lavoratori e della popolazione, gli organismi scientifici nazionali e internazionali hanno da tempo definito un sistema di protezione radiologica che si basa sui seguenti tre principi fondamentali:
L'esposizione dell'individuo alle radiazioni puó avere due diverse origini: irradiazione esterna, causata da fonti di radiazione poste all'esterno dell'individuo e irradiazione interna, causata da fonti di radiazioni introdotte all'interno dell'individuo.
Nel caso d'irradiazione esterna per assicurare il rispetto dei limiti di dose occorre procedere a un sistematico controllo della dose di radiazioni presente nell'ambiente di lavoro (dosimetria ambientale) e della dose ricevuta dal singolo lavoratore (dosimetria individuale) per mezzo di adeguati strumenti di misura.
L'impiego delle sostanze radioattive e delle fonti di radiazioni ionizzanti comporta una serie di obblighi e provvedimenti sanciti dal Decreto Legislativo 230 del 17.3.1995 e dal D.P.R. 185 del 13/2/1964, al fine di assicurare l'abbattimento del derivante rischio di danni sanitari ai lavoratori ed agli individui della popolazione.
Le disposizioni stabilite dal D.Lgs. 230/95 per garantire un adeguato sistema di protezione comprendono tra l'altro quanto segue: